La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha bocciato l’emendamento al Decreto Elezioni (voluto dalla Lega) che prevedeva il terzo mandato per i Presidenti di Regione.
Bocciato l’emendamento della Lega sul terzo mandato
La proposta di modifica ha visto l’opposizione di una larga maggioranza, con 16 voti contrari, provenienti da Fratelli d’Italia, Forza Italia, UDC, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Avs, e un’astensione da parte del Svp. A sostenere la Lega, solo Italia Viva ha espresso un voto favorevole, mentre Azione ha optato per la non partecipazione al voto.
La bocciatura del terzo mandato, che ora difficilmente potrà essere riproposto, sembra mettere la parola “fine” alle presidenze di Vincenzo De Luca, in Campania, Stefano Bonaccini, in Emilia Romagna, e Luca Zaia, in Veneto, Vincenzo Emiliano, in Puglia, e Giovanni Toti in Liguria.
Bocciatura terzo mandato, i commenti di De Luca e Zaia
“Prendo atto del voto. La strada è ancora molto lunga … Natura non facit saltus”, ha commentato all’Ansa il Presidente del Veneto Luca Zaia.
Ancora nessun commento invece da parte di De Luca che è stato “abbandonato” dal suo stesso PD. Solo una settimana fa, il governatore della Campania è stato a capo di una manifestazione con centinaia di sindaci a Roma contro il blocco dei fondi per il Sud e sulla Coesione.
Stamattina, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar Campania, ai giornalisti ha invece parlato di autonomia differenziata. “Ci sono rischi mortali per l’unità d’Italia- ha detto, aggiungendo che – siamo di fronte a un tentativo di contro-Risorgimento. Rischiamo di portare l’Italia in un groviglio istituzionale e costituzionale ingovernabile”.