Mugnano. Decisione choc di Facebook dopo la morte di Tiziana Cantone, la 31enne toltasi la vita dopo lo scandalo dei video hard che la vedeva protagonista. Il noto social network ha impugnato l’ordinanza del giudice Monica Marrazzo del tribunale civile di Napoli Nord perché ci sono “errori in fatto e in diritto nella decisione“. L’ordinanza condannava il social network al pagamento delle spese legali e obbligava a rimuore profili e link che riproponessero l’immagine di Tiziana in pose hot. Una decisione che il colosso americano non considera giusta. “Una battaglia di sistema” per garantire la “libertà di internet”, si legge nel ricorso presentato dagli avvocati della Company.
«L’ordinanza del giudice Marrazzo contiene alcuni errori – si legge nel ricorso in possesso de Il Mattino – sia nella disposizione della rimozione, sia con espressioni che suggeriscono il controllo preventivo delle notizie condivise in rete; quest’ultima cosa è impossibile da parte di Facebook Ireland». Proprio questa mattina, nell’aula di udienza del tribunale di Napoli nord ad Aversa, compariranno i quattro legali della Company. Seduti dalla parte opposta, i due avvocati che rappresentano la madre di Tiziana, Mario Orefice e Andrea Imperato, intenzionati a dare battaglia. La madre di Tiziana si opporrà all’impugnazione del reclamante.