Potrebbe essere stato un omicidio e non un suicidio quello di Tiziana Cantone.
La giovane, trovata senza vita a Mugnano, potrebbe essere stata strangolata con una sciarpa pashmina, non si sarebbe impiccata. Il suicidio potrebbe essere solo una messa in scena per nascondere il delitto.
Tiziana Cantone, omicidio o suicidio?
Questo quanto emerso dalla nuova perizia giurata firmata dal professor Mariano Cingolani, docente ordinario di Medicina Legale dell’Università di Macerata, in passato consulente anche nel processo Meredith Kercher, chiesta dallo studio Emme Team, che assiste Maria Teresa Giglio, mamma di Tiziana.
Le indagini sul caso di Tiziana Cantone sono state riaperte e ora infatti si indaga anche per omicidio volontario.
Tiziana Cantone fu ritrovata morta nella sua casa a Mugnano il 13 settembre del 2016. La giovane era stata vittima del cosiddetto Revenge Porn, cioè video privati a sfondo erotico diffusi sul web senza il suo consenso. Sin da subito si era parlato di suicidio ma i legali della madre di Tiziana hanno portato i giudici a riaprire il caso.
In questa nuova perizia si presta attenzione alle ferite sul collo della giovane vittima. Secondo il professor Cingolani ci sarebbero due lesioni, provocate in tempi diversi. Una, successiva, compatibile con l’impiccamento, l’altra, poco sotto la prima, con l’ipotesi di strangolamento. “La seconda lesione – scrive Cingolani nel parere pro veritate di tre pagine, come riporta Il Mattino – reca caratteristiche tipiche del solco da strangolamento, per uniformità di profondità, continuità e andamento trasversale. La lesione due (ipotesi strangolamento) ha preceduto la lesione uno (impiccamento, suicidio)”. Secondo il docente, quindi, “l’impiccamento ha avuto lo scopo di dissimulare, confondere o rendere più difficilmente percepibile la prima modalità lesiva, tentando di simulare una modalità lesiva risaputamente suicidiaria”. Sotto la lente d’ingrandimento anche un taglietto di circa 2 centimetri, che sarebbe stato riscontrato sul lato destro del mento di Tiziana.