Tonno tossico venduto sul mercato e spacciato per prodotto sano. Sono 18 le misure cautelari eseguite dai carabinieri dei Nas di Bari e Napoli nei confronti di imprenditori e dipendenti di aziende ittiche accusate di aver provocato decine di intossicazioni alimentari.
Tonno adulterato: decine di intossicati. Scattano arresti anche in Campania
Il tonno veniva riempito di nitriti e nitrati. Lo stabilimento finito sotto accusa ha sede a Bisceglie, in provincia di Barletta Andria Trani, ma si avvaleva di una società di consulenza e di un laboratorio privato di Avellino deputato al controllo del prodotto ittico immesso sul mercato.
I 18 destinatari delle misure cautelari sono indagati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata, tra l’altro, all’adulterazione di sostanze alimentari, frode nell’esercizio del commercio e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.
Le indagini: “Aspetto migliorato con nitriti e nitrati”
Le indagini della Procura di Trani sono partite nel giugno 2021, quando decine di persone in tutto il territorio italiano hanno accusato intossicazioni alimentari, finendo anche in ospedale, dopo aver mangiato del tonno a pinna gialla. Dagli accertamenti effettuati risulta che il pesce veniva decongelato e trattato con nitriti e nitrati – sostanze nocive per l’uomo – allo scopo di migliorarne aspetto e colore.