Torre del Greco, uccide il figlio: “Piange. Schiattiamolo e si toglie il vizio”

Messaggi inquietanti quelli che Adalgisa Gamba, la mamma killer di Torre del Greco, si scambiava col marito prima di uccidere Francesco. La donna sarà sottoposta a una terza perizia psichiatrica nell’ambito del processo che la vede imputata per l’omicidio del figlioletto di 2 anni soffocato su una spiaggia di Torre del Greco il 2 gennaio 2022.

Bimbo ucciso a Torre del Greco: “Facciamolo schiattare, si toglie il vizio”

Nell’udienza celebrata ieri, la Corte di Assise di Napoli ha disposto la nuova perizia finalizzata ad accertare la capacità di intendere e volere della donna. Nonostante le opposizioni del pm Andreana Ambrosino della Procura di Torre Annunziata e degli avvocati di parte civile, la decisione è stata presa in camera di consiglio. La prossima udienza è ora prevista il prossimo 15 febbraio per il conferimento dell’incarico.

Nel corso del processo è stato ascoltato anche l’ufficiale dei carabinieri che ha seguito le indagini. Il militare ha letto una serie di messaggi – presumibilmente WhatsApp – che Adalgisa Gamba si scambiava col marito e che avevano ad oggetto il comportamento di Francesco. Si tratta di una scena come tante: un bambino di due anni che piange, fa le bizze. Lei si innervosisce.  “Non dorme, forse ci vuole il ciuccio – aveva scritto  – o vogliamo farlo schiattare e magari si toglie il vizio?”.

Ricerche sul web

Già alcune settimane fa aveva fatto discutere un altro dettaglio delle indagini: la 41enne di Torre del Greco aveva fatto, prima dell’omicidio, delle ricerche sul web che riguardavano anche le modalità per uccidere un bambino. A quanto pare, Adalgisa Gamba sospettava che il figlio fosse autistico. Aveva maturato questa convinzione dopo aver letto alcuni articoli su internet. Anche questo potrebbe averla spinta a uccidere il figlio.

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