La donna polacca torturata dal marito orco a Varcaturo è scappata in Molise con i suoi tre figli. L’uomo, un algerino perfettamente integrato in Italia, con permesso e contratto regolare a Giugliano, non beveva né fumava, ma picchiava moglie e figlio.
Aberranti le punizioni al primogenito, che ora ha 15 anni e che ha passato più di una notte al gelo per punizione, dopo essere stato colpito con scosse elettriche. Gli altri due figli per il momento si salvavano perché piccoli e poco inclini alla ribellione.
La donna, che si è trasferita in Molise perché ha una sorella che vive nell’entroterra, ha passato la notte a spiegare al capitano Petroli della sua vita impossibile e delle percosse subite da quel marito degenere. La donna ha chiesto la revoca del suo passaporto e quello dei suoi bambini, in preda alla disperazione e alla paura.
Atroce anche il racconto del figlio, il ragazzo, infatti, tra l’altro raccontava che in alcune occasioni veniva costretto, a torso nudo, a rimanere fuori casa al freddo invernale dove veniva bagnato dal padre con secchi di acqua fredda, mentre, in altre occasioni veniva torturato con scariche elettriche.