Tosse e sanguinamento: 57enne di Aversa muore dopo intervento. Aperta inchiesta

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Potrebbe esserci un caso di malasanità dietro la morte di C.T., 57enne di Aversa deceduto dopo un intervento presso l’ospedale di Orvieto. Il figlio ha presentato denuncia e la Procura di Terni indaga per omicidio colposo.

Morto dopo intervento: figlio presenta denuncia

Doveva essere un normale intervento per risolvere una stenosi cervicale, cioè un restringimento del canale spinale all’altezza della cervice, ma qualcosa è andato storto. L’operazione è avvenuta presso l’ospedale Santa Maria di Terni. Dopo il decesso, il pm incaricato dell’indagine ha disposto un’esame autoptico per ricostruire le cause della tragedia.

Andiamo con ordine.  Il 10 novembre scorso il 57enne si era sottoposto, presso il reparto di neurochirurgia del nosocomio di Terni, ad un intervento di “laminectomia decompressiva C3-C6” e il 15 novembre era stato dimesso, “ma nel referto di dimissione – spiega una nota diffusa dal pool legale che assiste i famigliari dell’uomo – si evidenziava la comparsa di ipostenia a carico dell’arto superiore sinistro nel post operatorio, per la quale si attivava un iter di fisiokinesiterapia, e la presenza di una “trombosi venosa gemellare sinistra”.

Il peggioramento delle condizioni

Secondo una ricostruzione l’uomo “tornato a casa, si è sottoposto ai successivi controlli all’ospedale di Orvieto e, in particolare, il 24 novembre ha effettuato una visita fisiatrica presso il locale dipartimento di riabilitazione territoriale che confermava il deficit di forza, cioè l’ipostenia già rilevata all’atto delle dimissioni dal nosocomio ternano e di cui l’uomo in effetti soffriva”.

Ma lo scorso 27 novembre, all’una di notte circa, il 57enne si è sentito male accusando “tosse violenta e sanguinamento”. È stato quindi allertato il 118 e trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Orvieto, “dove però è improvvisamente e misteriosamente deceduto mezz’ora dopo il suo arrivo. Un tragico epilogo di cui gli stessi medici non riuscivano a capacitarsi, tanto di comunicare ai familiari l’intenzione di procedere con un riscontro diagnostico, cioè un’autopsia interna”.

La denuncia ad Aversa

Il giorno successivo al decesso, l’avvio delle indagini. Uno dei figli di C.T. ha presentato una denuncia querela presso la stazione dei carabinieri di Aversa chiedendo all’autorità giudiziaria “di fare chiarezza sulle cause della prematura e inspiegabile morte del padre e su eventuali responsabilità”

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