Traffico di droga su auto modificate da Marano al basso Lazio: 6 condanne

Si è concluso ieri il processo a carico di sei persone imputate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio aggravate dall’ingente quantità ex articolo 80 del testo unico stupefacenti. Si tratta di sei indagati residenti dell’area nord di Napoli (Marano, Mugnano, Villaricca, Acerra).

Traffico di droga su auto modificate, da Marano al basso Lazio: 6 condanne

Il blitz risale allo scorso giugno, quando in un’operazione congiunta della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato le forze dell’ordine sgominarono una banda dedita al traffico di droga dalla provincia di Napoli al sud-pontino. Congiuntamente fu eseguito anche un sequestro di beni mobili e immobili dal valore di 700mila euro.

A distanza di meno di un anno, sono arrivate le condanne per gli arrestati dopo la scelta del rito abreviato. Il Giudice del Tribunale di Napoli, Luca Della Ragione, ha condannato:

  • PRISCO Aniello classe 71, ad anni 10 mesi 10 di reclusione (il pubblico ministero aveva chiesto anni 18 di reclusione);
  • PRISCO Ferdinando, classe 98, ad anni 5 di reclusione (richiesta PM anni 9 di reclusione);
  • MOIO Pasquale, classe 67, anni 7 di reclusione, riconoscendo il vincolo della continuazione con una precedente condanna (il Pubblico Minisyero aveva chiesto anni 12 di reclusione);
  • ⁠SIMEOLI Gaetano classe 79, anni 7 mesi 4 (richiesta PM anni 12 di reclusione);
  • ⁠CUOMO Giovanni, classe 87, anni 5 mesi 8 (pm: escluso anni 12 di reclusione);
  • BIANCO Alfonso, classe 90, anni 2 mesi 4 (pm aveva chiesto anni 3 e mesi 4 di reclusione);
  • LAGO Andrea, classe 95, anni 3 mesi 2 (pm aveva chiesto anni 5 e mesi 2 di reclusione).

Soddisfatto il collegio difensivo, composto dagli avvocati Claudio Davino, Luigi Poziello, Francesca Davino, Antonio Dell’Aquila, Francesco Izzo, Mauro Zollo, Fabrizio Celaj; infatti, se dovessero decidere di non impugnare la sentenza, grazie alla riforma Cartabia beneficerebbero di un ulteriore sconto di un sesto della pena inflitta.

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