“La madre dei gemellini non c’entra nulla, non coviamo un senso di vendetta nei confronti di quella donna. Sarà disperata quanto noi, anche la sua vita in fondo è stata rovinata”. A parlare è Patrizio D’Agostino, papà di Tommaso, il bimbo di 4 anni investito e ucciso da una macchina che ha travolto sei bambini, tutt’ora ricoverati in ospedale, nel cortile di un asilo dell’Aquila.
Tragedia all’asilo, il papà di Tommaso: “Quella donna non ha colpe, siamo pronti ad abbracciarla”
In una lunga intervista rilasciata a La Repubblica, Patrizio D’Agostino, il papà di Tommaso ripercorre i momenti successivi all’incidente. L’uomo, che vive a poche decine di metri dalla scuola materna, era affacciato al balcone quando la vettura è piombata sul giardino e subito si è diretto verso i soccorsi che erano già sul posto.
“Mi sono trovato davanti la maestra e le ho chiesto: ‘Tommaso dov’è?’. Lei mi ha risposto: ‘Sta qui non si preoccupi’. ‘Ma cosa è successo? Si può sapere?’. Qualcuno ha risposto: ‘Un brutto incidente, ma dovete lasciar passare i soccorsi’”.
Quelle parole hanno rassicurato il papà di Tommaso che si è così diretto verso casa lasciando sul posto la madre in attesa che il figlio uscisse da scuola. Poco dopo sua moglie lo ha chiamato per dirgli che il loro bambino era bloccato sotto l’auto.
“Quando sono tornato i pompieri erano riusciti a sollevare l’auto con il sistema ad aria e il mio piccolo era steso lì, con gli occhi chiusi, pallido – continua l’uomo nel suo drammatico racconto – c’erano tre dottori attorno a Tommaso, uno gli praticava il massaggio cardiaco e poi la manovra di Valsalva e poi ancora il cuore. Sono stati parecchio a provare qualsiasi cosa per mio figlio, non ho nulla da recriminare”.
Il piccolo è stato poi portato in ospedale, le sue condizioni erano gravissime. Nonostante gli sforzi dei medici per salvargli la vita, Tommaso non ce l’ha fatta. Patrizio si augura che il suo bambino non abbia sofferto e che sia volta in cielo perché c’era bisogno di un angelo in più.
Oggi sposerà in comune a L’Aquila la moglie Alessia Angeloni. La coppia avrebbe dovuto celebrare il matrimonio il prossimo 3 luglio, giorno di San Tommaso, ma hanno deciso di anticipare le nozze.
“Abbiamo deciso oggi che lo faremo in Comune, ci sposeremo per rispetto a Tommy, perché era una cosa che avevamo deciso proprio per lui, da credenti ci sembrava un dovere farlo per nostro figlio – spiega Patrizio – ovviamente la cerimonia in chiesa non la faremo. Non è una festa”. Patrizio D’Agostino rivolge poi un ultimo pensiero alla proprietaria dell’auto, indagata per omicidio stradale: “è giusto darle un abbraccio e farle sentire che abbiamo capito“, afferma.