Argentario, Loredana Busonero uccide Francesco Visconti e poi si suicida

Tragedia sull’Argentario, in Toscana. Il comandante della polizia municipale, Loredana Busonero, 55 anni, ha sparato al figlio Francesco Visconti, 17 anni (ne avrebbe compiuti 18 il 2 agosto), con la pistola di ordinanza e poi si è tolta la vita. Il ragazzo, ferito alla testa gravemente, doveva essere trasferito in elisoccorso all’ospedale Le Scotte di Siena ma è morto prima del trasferimento. È accaduto stamani a Porto Santo Stefano.

Sul posto i carabinieri della compagnia di Orbetello; da loro si apprende che il figlio sarebbe stato ucciso nel sonno, mentre era ancora nel proprio letto. I corpi, fino al nullaosta della Procura, sono rimasti nella bella villa con vista sul mare, un luogo incantevole che stamani è diventato un teatro dell’orrore.

La donna, dal 1993 in servizio al Comune, fino a ieri ha prestato regolarmente servizio come ogni giorno, spiegano alcune fonti che aggiungono come i motivi del gesto appaiano al momento “incomprensibili”: né lettere né messaggi di addio sono stati trovati nell’abitazione e al momento solo un raptus di follia può sembrare l’unica spiegazione plausibile, anche se saranno gli inquirenti a scavare per cercare di capire meglio come sia potuta accadere una tragedia simile. A occuparsi delle indagini è il sostituto procuratore Maria Navarro. I carabinieri hanno posto sotto sequestro anche l’ufficio della donna al comando di polizia municipale.

La Busonero era rimasta vedova nel maggio del 2015 del marito Marco Visconti, avvocato ed ex sindaco dell’Argentario già vicepresidente della Provincia di Grosseto. In passato la donna era stata a processo per una duplice accusa di abuso di ufficio relativamente a una vicenda di concessioni demaniali, ma era stata assolta in entrambi i procedimenti. A sentire gli spari e dare l’allarme, poco prima delle 8, sono stati i vicini di casa, una villetta a schiera sulla panoramica, di fronte al mare.

“Loredana aveva molto sofferto in passato per la morte del padre“. La circostanza è ricordata dal sindaco Arturo Cerulli. “Suo padre – ha aggiunto riferendosi alla comandante dei vigili urbani – morì suicida e lei ha sempre detto che il padre l’aveva tradita“. In passato la donna aveva sofferto anche di diversi problemi di salute, da cui però era uscita. “Un po’ di nervosismo negli ultimi giorni?”, ha riflettuto il sindaco riferito ancora alla comandante dei vigili urbani. “Forse – ha osservato – ma come sempre in questo periodo di grande afflusso di turisti in una zona come questa”.

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