Trema il Sud, arriva Medicane: temporali e venti a 160 km/h. Le zone a rischio

Arriva l’uragano “Medicane” nel Mediterraneo. E questa volta è vero: dopo “il falso allarme” del 20/21 settembre, il fenomeno meteorologico più temuto degli ultimi tempi si è materializzato a largo delle coste siciliane. A confermare la fosca profezia è Ilmeteo.it.

Medicane, le zone a rischio

Si tratta, secondo gli esperti, della più grande tempesta del Mediterraneo da quando si raccolgono i dati. Secondo le previsioni, soffieranno venti a 160 km/h. Esso assumerà caratteristiche ancor più vistose con la presenza di un occhio ben visibile e attorno al quale i corpi nuvolosi ruoteranno in senso antiorario apportando precipitazioni di entità eccezionale. L’uragano dovrebbe raggiungere la sua forma completa nel corso della giornata di oggi, venerdì 28 settembre, al largo delle coste Siciliane, e dagli ultimi aggiornamenti sembra possa avvicinarsi pericolosamente alla Sicilia, in particolare alle province di Siracusa e Catania, e la Calabria meridionale (Reggio Calabria). Le coste campane, pugliesi e lucane dovrebbero essere soltanto lambite dal “mostro” Medicane. Gli effetti potrebbero manifestarsi sotto forma di temporali e venti forti qualora i “bracci” dell’uragano raggiungessero il Centro-Sud.

Come si è formato?

A formare il Medicane sono state le infiltrazioni di aria fresca che giungono da nord-est a tutte le quote, che si scontreranno con le correnti di aria calda “intrappolate” nel mare: si formerà una struttura ciclonica di particolare violenza che successivamente nella giornata di oggi, venerdì 28 settembre, e domani sabato 29, assumerà caratteristiche di uragano vero e proprio; sebbene i cicloni mediterranei in formazione tra il Mar Ionio e il Mar Egeo, spesso anche sfiorando la Calabria e la Sicilia, in passato abbiano già più volte raggiunto delle caratteristiche paragonabili ad una tempesta tropicale, questa volta siamo di fronte realmente e per la prima volta ad un uragano di categoria 1 o 2, con venti oltre i 160km/h.

Cosa ci aspetta

Si tratta quindi di una situazione esplosiva tutta da seguire e monitorare ora dopo ora. Tra le conseguenze principali infatti ci aspettiamo la possibilità di piogge torrenziali con locali forti temporali e il rischio concreto di allagamenti. Mentre sulle coste i venti tempestosi soffieranno con raffiche ad oltre 90 km/h con onde alte fino a 5 metri e il pericolo di mareggiate lungo i litorali più esposti.

Successivamente il Ciclone si allontanerà dalle nostre coste tra sabato 29 e domenica 30 puntando dritto verso la Grecia, dove, passando sul mare ancora caldo, potrebbe acquistare nuova forza per poi scatenare tutta la sua potenza lungo i litorali ellenici e su Creta, ove sussiste già un’allerta massima per il rischio di imminenti alluvioni, raffiche violente ad oltre 160 km/h e onde altissime fino a 12 metri.

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