Giugliano. E’ il primo caso nella storia del Comune di Giugliano. Un dipendente, M.R., è stato licenziato per aver superato il periodo di comporto, cioè il periodo di malattia previsto dal contratto collettivo nazionale del lavoro, pari a 18 mesi.
Una decisione senza precedenti, dunque. Secondo quanto emerge dal fascicolo del dipendente, la sua vita lavorativa risulta “caratterizzata costantemente da continue assenze per malattia, con conseguente inaccettabile compressione dell’interesse pubblico”. Non solo, il danno è anche economico, visto “il notevole aggravio di costi per le continue visite fiscali disposte sistematicamente dall’Ente”, si legge nella determina.
Si tratterebbe di un vero caso di assenteismo mascherato da malattia. Anche a Giugliano, a quanto pare, è partita la lotta ai furbetti e ai fannulloni. Chissà se a questo caso ne seguiranno altri.