Era l’incubo degli anziani dell’Isola d’Elba. I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Portoferraio, con il supporto della stazione di Napoli-Poggioreale, hanno arrestato un 47enne campano accusato di truffa aggravata in concorso, con vittime principalmente residenti nell’isola toscana.
Truffa del finto carabiniere: preso napoletano in trasferta sull’Isola d’Elba
L’uomo è ritenuto responsabile di due truffe consumate e quattro tentate, avvenute tra gennaio e i mesi successivi. Le indagini sono scattate dopo la denuncia di una 90enne che, insospettita dalla telefonata di un falso maresciallo dei carabinieri, ha scoperto il raggiro contattando direttamente il figlio, presunto protagonista di un incidente stradale secondo il truffatore. Nella stessa giornata, altre due donne ultraottantenni della zona avevano ricevuto telefonate simili. In un caso, il truffatore era riuscito a farsi consegnare gioielli del valore di circa 2.000 euro.
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Le indagini e l’identificazione
Grazie alle testimonianze delle vittime e all’analisi dei sistemi di videosorveglianza, i carabinieri hanno individuato un’utilitaria bianca utilizzata per gli spostamenti del malvivente. Approfondimenti investigativi hanno portato all’identificazione del 47enne, già noto alle forze dell’ordine e sospettato di far parte di una rete criminale specializzata in truffe agli anziani. Mentre l’uomo è stato identificato come l’esecutore materiale dei reati, i complici sono ancora ricercati. Ulteriori accertamenti hanno collegato l’indagato ad altri due tentativi di truffa avvenuti a Capoliveri e Porto Azzurro. In entrambi i casi, il raggiro non è andato a segno grazie alla prontezza delle vittime. Anche in queste occasioni, le telecamere hanno ripreso l’utilitaria bianca nei luoghi e negli orari sospetti.
L’arresto a Napoli
Data la pericolosità sociale dell’indagato e il rischio di recidiva, il giudice per le indagini preliminari ha disposto la custodia cautelare in carcere. Il 47enne è stato rintracciato a Napoli e trasferito nel carcere di Poggioreale, dove attende il giudizio. L’uomo dovrà rispondere di truffa aggravata e sostituzione di persona, reati per i quali rischia fino a cinque anni di reclusione.