Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. E’ lui ad aver vinto le elezioni strappando la vittoria ad Hillary Clinton. Molti osservatori si interrogano sugli aspetti compromettenti della sua biografia e sulle conseguenze che la sua elezione alla Casa Bianca potrà avere sugli equilibri geopolitici mondiali.
Biografia. Ma chi è Trump? Come riporta Wikipedia, il nuovo presidente d’America è un imprenditore, personaggio televisivo e politico statunitense. È figlio di Fred Trump, un facoltoso investitore immobiliare di New York, da cui è stato fortemente influenzato nel proposito di intraprendere una carriera nel medesimo settore. Ha frequentato la Wharton School of the University of Pennsylvania, laureandosi in Economia e lavorando allo stesso tempo nell’azienda paterna, la «Elizabeth Trump & Son», di cui divenne socio dopo essersi laureato nel 1968; tre anni più tardi rilevò in prima persona la gestione della compagnia, ribattezzandola «Trump Organization».
Le sue strategie aggressive di brand management, il suo stile di vita e i suoi modi diretti hanno contribuito a renderlo un personaggio celebre, status accresciuto dalla popolarità del programma televisivo The Apprentice, da lui stesso prodotto e condotto fra il 2004 e il 2015.
Dopo aver concorso senza successo alle primarie del Partito della Riforma per le elezioni presidenziali del 2000, aderì dapprima al Partito Democratico e poi al Partito Repubblicano. Nel 2016 ha preso parte alle primarie repubblicane in previsione delle elezioni presidenziali del medesimo anno, conseguendo il maggior numero di delegati e diventando quindi il candidato del partito. Trump, ora nuovo presidente degli Usa, ha impostato la sua campagna elettorale su posizioni populiste e conservatrici: in particolare, le sue dichiarazioni in favore del libero utilizzo delle armi da fuoco hanno suscitato aspre polemiche, così come la sua proposta di istituire una moratoria sull’immigrazione delle persone di religione islamica.
Conseguenze. Gli effetti saranno, anzitutto, economici e borsistici. Le opinioni degli analisti parlano di una vera catastrofe come conseguenza della vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali dell’8 novembre. Ed avevano ragione: i mercati crollano alla vittoria preannunciata di Trump, i fututes statunitensi segnano un calo nell’ordine dei 6 punti percentuali, grande rialzo per il cambio euro-dollaro, anche il Nikkei s’impenna durante la sessione asiatica. Il prezzo dell’oro sale velocemente, gli investitori corrono a cercare rifugio dalla volatilità in una giornata che passerà alla storia – non solo sui mercati. Il clima di incertezza travolgerà probabilmente anche i mercati europei. Sul piano della politica internazionale, invece, ciò che temono gli osservatori è un inasprimento dei rapporti con la Cina e l’Iran, contro cui Trump ha annunciato la revisione degli accordi sullo sviluppo del programma nucleare di Teheran. Probabile, al contrario, un alleggerimento delle tensioni con la Russia di Putin. Il nuovo presidente Usa, infatti, in campagna elettorale, ha promesso una risoluzione della guerra in Siria e in Ucraina in comune accordo con lo “zar”.