“Tutte le sfumature del Rosa” alla Basile

“Tutte le sfumature della Rosa”. E’ intitolato così il libro presentato presso la scuola media G.B. Basile di Giugliano, l’autore è Tobia Iodice il quale emozionato ci racconta come è avvenuta la produzione di questo testo. Partito inizialmente nel voler raccontare un pagina importante della vita personale e non solo anche della produzione letteraria di Gabriele D’Annunzio, uno dei massimi scrittori ottocenteschi, si ritrova poi a cambiare prospettiva e a soffermarsi sulla figura di Barbara Leoni, una delle amanti più significative di D’Annunzio. Il libro è infatti una raccolta di lettere d’amore dello scrittore ottocentesco tutte indirizzate alla Leoni, lettere da cui si evince un amore passionale e forte che c’era tra i due. Tobia Iodice viene affascinato da questa figura femminile soprattutto per l’estrema modernità ed emancipazione, che viene riscontrata oggi nella donna ma non di certo nelle donne di quel periodo. Viene descritta come una donna sensuale, estremamente intelligente, una donna che ebbe il coraggio di lasciare il marito violento, e di vivere alla luce del sole l’amore “clandestino” con D’Annunzio, giornalista e poi scrittore di grande fama.

 

Tutto gira intorno alla figura della Leoni e della passione amorosa, in un libro in cui tutto viene conosciuto attraverso la lettera, che ormai non esiste più in un’epoca come la nostra tecnologicamente avanzata, e come ci dice lo stesso Tobia Iodice: “ la lettera serviva e serve tutt’ora oggi a scalfire nel tempo il sentimento provato verso l’altro”, parole che ci fanno riflettere sull’importanza eterna della scrittura. Intervengono poi Grazia Baliccu, professoressa e collega di Iodice, la quale afferma: “ il libro si basa su un’interpretazione profonda e minuziosa, una scrittura elegante e preziosa che contorna il tutto” e Tersa Vitale professoressa e fondatrice dell’associazione Spazio Aspasia, la quale si autodefinisce entusiasta soprattutto nell’aver letto un libro che esalta la figura femminile in tutte le sue sfumature, dalla bellezza interiore a quella esteriore, commenta dicendo: “un libro piacevolissimo dove si racconta un amore passionale a 360 gradi”.

 

Le lettere sono state poi interpretate e lette in pubblico da Melania Cimmino, sociologa, e proprio nel momento della lettura cala un silenzio in sala dove si riesce a cogliere tutto il sentimento, la sensibilità, la forza che trasmettono le lettere d’amore. Un libro che arriva a pennello con il mese di  Marzo, il mese della donna, dove si ricorda l’importanza della figura femminile nella società e in ogni ambito, esaltando la determinazione, l’emancipazione, la sensibilità dell’animo femminile.

 

Eventi culturali del genere riescono a far “rinascere” l’importanza di ciò che oggi riteniamo “antico”, la bellezza delle parole e della scrittura che oggi mancano con i nuovi sistemi di comunicazione, il tutto avviene tramite e-mail o sms che riducono il senso dell’espressività interiore e ci abituano ad un tipo di scrittura digitale diversa, in tutti i sensi, da quella tradizionale, e ce lo spiega l’autore che è innanzitutto amante della letteratura, scrittore e docente capace di trasmettere ai giovani, non solo suoi studenti, i valori di una volta attraverso la cultura che di certo attraverso crisi economiche, politiche o sociali, non morirà mai.

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