Omicidio in famiglia, uccide con un cuscino il figlioletto malato di coronavirus

Uccide il figlio malato di coronavirus soffocandolo con un cuscino. E’ la triste vicenda che arriva dalla Turchia. Il papà omicida è Cevhere Toktas, il calciatore del Bursa Yildirim Spor. La vittima è Kasim, un bimbo di 5 anni da alcuni giorni ricoverato in ospedale con febbre alta e tosse.

Coronavirus, Kasim ucciso a 5 anni con un cuscino

L’uomo ha confessato l’atroce delitto dopo 11 giorni dall’accaduto.  “Cevher Toktas – scrive il sito – calciatore del Bursa Yildirim Spor, ha confessato dopo 11 giorni di avere ucciso il figlio di 5 anni, ricoverato d’urgenza in ospedale un paio di settimane con febbre alta e sintomi riconducibili al COVID-19. Il centrocampista classe 1987, che ora rischia l’ergastolo, ha raccontato di aver soffocato il povero bambino con un cuscino”.

L’omicidio: “Non lo volevo”

A raccontare com’è avvenuto l’omicidio è stato l’uomo. “Ho messo un cuscino sulla testa di mio figlio per soffocarlo. Dopo un po’ ho chiamato i dottori affinché non sospettassero di me. La verità è che non lo volevo, non l’ho mai voluto. Così ho deciso di ucciderlo. Non lo amavo, non ho alcun problema mentale. Ora Toktas sarà processato per omicidio e con ogni probabilità finirà i suoi giorni dietro le sbarre. Dove (forse) si pentirà di quello che ha fatto e dovrà convivere con il rimorso per tutta la vita”

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