Uccide il figlio di 2 anni con calci e pugni, corpicino torturato e smembrato: “Era irriconoscibile”

Picchia e uccide il figlio con calci e pugni, il cadavere era irriconoscibile. Julia Tomlin, 34 anni, è stata accusata dell’omicidio del piccolo Noah Tomlin. La polizia ha trovato il corpo del bimbo in un sito industriale vicino alla sua casa a Buckrow Beach, in Virginia, lo scorso giugno. La donna ha picchiato barbaramente il bambino, di appena 2 anni, al punto che al momento del ritrovamento il suo corpicino era irriconoscibile.

Gli esperti sono stati in grado di risalire alla sua identità attraverso degli esami specifici effettuati sulla gamba e sul fegato. Secondo quanto riporta il Mirror, a commettere il terribile delitto sarebbe stata proprio la madre del piccolo. La donna, già denunciata in passato per abbandono di minore, avrebbe fratturato il cranio del piccolo Noah, causandone la morte. La madre, inizialmente, aveva dichiarato che il piccolo aveva sbattuto la testa facendo il bagno. Lei nel panico lo aveva portato nel sito industriale. Dopo l’interrogatorio della polizia ha però confermato tutte le accuse.

Il cadavere irriconoscibile

Stando alle informazioni emerse, i resti del bambino – ossa e parte del fegato e di una gamba – si trovavano in uno stato tale da richiedere l’espletamento di esami specifici per risalire all’identità.

Dai dettagli diffusi dal procuratore Anton Bell, secondo quanto riportato dal Sun, l’autopsia avrebbe evidenziato chiari segni di tortura sul minore, che sarebbe morto in seguito a 2 fratture al cranio. Le ferite rilevate sul cadavere sarebbero “terrificanti”, e il medico legale che ha svolto gli esami post mortem avrebbe dovuto addirittura procedere a “ricomporre” i pochi resti ritrovati

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