Uccide la figlioletta col metadone. Lei si difende: “Non smetteva di piangere”

Non riusciva in alcun modo a far smettere di piangere la figlioletta di appena 8 mesi così al culmine dello stress ha deciso di mettere in atto una gesto shock: ha somministrato alla bimba una dose massiccia di metadone per farla dormire finendo però per scatenare una overdose che ha ucciso la piccola.

Protagonista della tragedia familiare una giovane mamma serba, Tanja Lakic Mahud, ora condannata a quindici anni di carcere da un tribunale locale di Belgrado. I fatti contestati alla donna risalgono al 2015 quando in un appartamento della capitale serba la donna è stata ritrovata in stato di incoscienza da un membro della famiglia.

Pochi attimi dopo si è scoperto il corpicino senza vita della piccola abbandonato sul balcone di casa coperto di borse. Dopo l’autopsia sulla bimba e l’arresto, la donna aveva tentato di dichiarare che sua figlia era morta per overdose dopo l’allattamento al seno poiché lei era una tossicodipendente.

Ma infine ha confessato di averle somministrato metadone destinato a lei perché la piccola non smetteva di piangere. “Le ho dato il metadone perché stava piangendo ma questo non significa che volevo ucciderla. Sono una brava madre” ha dichiarato la donna ai giudici prima della condanna.

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