Ucciso a 14 anni da un calcinaccio, l’appello: “La galleria Umberto porti il nome di Salvatore Giordano”

A 8 anni dalla tragica fine di Salvatore Giordano – 14enne di Marano morto dopo essere stato ferito gravemente alla testa da un grossa pietra staccatasi dalla Galleria Umberto di Napoli – arriva la richiesta dell’avvocato della sua famiglia: “Intitolargli l’ingresso”.

“Chiedo al nuovo Sindaco di Napoli ed a tutte le autorità competenti di voler intitolare l’ingresso della Galleria Umberto al giovane Salvatore Giordano dedicando allo stesso un piccolo monumento che abbia un valore non solo commemorativo ma soprattutto di monito per le future amministrazioni comunali” – ha dichiarato l’avvocato Sergio Pisani – “Non si può morire passeggiando sotto uno dei monumenti più rappresentativi della città, non deve mai più accadere un fatto del genere”.

Per l’avvocato, il Comune di Napoli è moralmente responsabile della morte del piccolo Salvatore.

La dinamica

Era il 5 luglio del 2014, quando un grosso frammento di materiale distaccatosi dalla voluta laterale della Galleria Umberto di Napoli (ingresso di via Toledo) – colpì Salvatore Giordano mentre passeggiava in zona insieme con alcuni amici. Il ragazzo, soccorso dagli amici e dai passanti, fu trasportato in ospedale in condizioni disperate e morì pochi giorni dopo, il 9 luglio, in un reparto dell’ospedale Loreto Mare.

Le parole del legale 

“Dalle indagini della magistratura – spiega il legale della famiglia della vittima – si è accertato che le autorità Comunali avevano conoscenza del rischio specifico (non meramente generico) di crolli /distacchi di materiali dalle facciate, dai cornicioni e dai fregi degli edifici costituenti il complesso denominato Galleria Umberto I, in conseguenza non solo dei numerosissimi eventi succedutisi negli anni, ma soprattutto alla luce dei distacchi avvenuti nei mesi antecedenti al tragico evento, con cadenza pressoché mensile ( 22 gennaio, 12 febbraio, 24 marzo, 27 aprile, 12 maggio, 31 maggio 2014)”. “Tali rischi, – sottolinea l’avvocato Pisani – alcuni mesi prima, erano stati inoltre più volte segnalati dalle interrogazioni a firma del Consigliere Comunale Moretto, completamente disattese”.

Il degrado della Galleria Umberto 

Dopo quasi 10 anni da quel tragico episodio, la Galleria Umberto di Napoli vive in un’eterna condizione di urgenza e messa in sicurezza post-crollo, tra tralicci e incuria. Persino la foto commemorativa di Salvatore Giordano è sepolta tra le impalcature. Proprio in questi giorni è in corso una raccolta firme – lanciata da Europa Verde – per riqualificare e salvare dal degrado quello che uno dei monumenti più importanti e visitati di Napoli. La petizione ha già raccolto più di 734 firme, tra cui quelle di diversi personaggi del panorama culturale e politico partenopeo.

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