Napoli. Il 15 luglio di 34 anni fa, in Piazza Nicola Amore, il Vice Questore Aggiunto della Polizia di stato Dr. Antonio Ammaturo, veniva ucciso dalle Brigate Rosse. Da allora e per non dimenticare l’esempio di un grande poliziotto Medaglia D’Oro al Valor Civile, il 15 Luglio viene ricordato quella giornata in cui, a seguito dell’attentato, perse la vita anche il suo autista Agente Scelto Pasquale Paola con il quale si stava recando in Questura.
Nella mattinata di domani, venerdì 15 luglio, sul luogo dell’attentato, sarà deposto un omaggio floreale a nome del Capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli ed uno del Sindaco di Napoli Luigi De Magistris.
A seguire, alle ore 10,30, il “poliziotto di ferro” cosi come tanti lo amano ricordare, verrà commemorato nella Basilica San Giovanni Maggiore con il Coro delle Voci Bianche di Giugliano, alla presenza di autorità civili e militari. Il prestigiosi premi saranno consegnati ai poliziotti della sezione omicidi della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di Acerra. Altri due attestati verranno consegnati agli agenti del Commissariato San Giovanni Barra e della Polizia Postale.
Inoltre, il Questore di Napoli consegnerà un attestato agli atleti delle Fiamme Oro della squadra di “nuoto di gran fondo” che tanto lustro rendono alla Polizia di Stato. Nel corso della presentazione si parlerò anche del libro “Il camorrista fantasma – Le mille vite del superlatitanta Pasquale Scotti”.
L’allora capo della Squadra Mobile partenopea, verrà ricordato in presenza del Prefetto di Napoli Gerarda Maria Pantalone, del Questore di Napoli Guido Marino, dell’ex Presidente del Tribunale di Napoli Carlo Alemi, del Prefetto Filippo Dispenza Direttore degli Affari Generali del Dipartimento della P.S., del dr. Renato Cortese Direttore dello SCO, Servizio Centrale Operativo tre figlie del Dr. Antonio Ammaturo, Maria Cristina, Giada e Graziella. Il Premio anche quest’anno sarà realizzato dall’artista Lello Esposito, noto scultore e pittore napoletano.
Ammaturo, tra le tante cose, è stato anche dirigente del comissariato di Giugliano e fu l’autore dell’arresto del boss giuglianese dell’epoca Alfredo Masito. Dopo quell’operazione, però, fu trasferito in Calabria. I mandanti veri dell’omicidio non sono mai stati identificati con chiarezza. Dietro il suo omicidio si cela una storia di intrighi legati al rapimento ed al rilascio misterioso del politico Ciro Cirillo rapito dalle BR, una liberazione che vide la partecipazione di Raffaele Cutolo, dei servizi segreti, di personaggi politici. Pochi giorni fa è diventato ufficiale il pentitmento del boss Pasquale Scotti. E proprio grazie alle dichiarazioni dell’ex cutoliano a quanto pare è stato riaperto il caso.