Ucraina, per Borse e Mercati guerra già iniziata: volano prezzi gas e petrolio

Sono ore decisive per una risoluzione pacifica e diplomatica delle tensioni tra Russia e Ucraina. Con 140mila soldati schierati sul confine orientale, Putin sarebbe pronto – secondo i media statunitensi – a sferrare l’attacco militare a Kiev nei prossimi giorni. Per scongiurare una guerra nel cuore dell’Europa, il primo ministro tedesco, Olaf Scholz, è volato a Mosca per parlare con il premier russo e dissuaderlo da ogni iniziativa bellica facendo leva sula minaccia di sanzioni.

Guerra Russia-Ucraina, crollano le borse e vola il prezzo del gas

Per ora gli effetti di una guerra imminente si avvertono sulle borse e sui mercati internazionali. Il prezzo del petrolio decolla e stabilisce record sui mercati asiatici. Le Borse europee, in mattinata registranoperdite superiori al 3%. Volano i prezzi di petrolio e gas. I future sul Brent si attestano sopra i 95 dollari al barile. Il Wti viaggia sopra quota 93 dollari. Ma la corsa più forte è quella del gas. Al Ttf i future guadagnano il 7,71% a 83,39 euro/Kwh. Questo potrebbe tradursi in un ulteriore aumento dei prezzi e del caro vita.

L’unica strada diplomatica possibile per scongiurare una guerra, secondo l’Ucraina, è rinunciare all’obiettivo di entrare nella Nato. Sarebbe l’unico modo per contribuire in maniera significativa alla de-escalation. Lo ha dichiarato a Bbc Radio 5 Live l’ambasciatore di Kiev nel Regno Unito, Vadym Prystaiko. “Potremmo, soprattutto se veniamo minacciati così, ricattati così e spinti in questa direzione”. Una fonte del governo britannico ha spiegato alla Bbc che è “troppo presto” per valutare se la dichiarazione di Prystaiko sia una concessione concreta che potrebbe spingere la Russia ad allentare la tensione.

Kiev, gli italiani lasciano il Paese

Le principali cancellerie europee nel frattempo si sono attivare per smobilitare ambasciate e centri diplomatici. Dalla Farnesina è arrivato l’invito agli italiani presenti sul posto, circa 2mila, a lasciare l’Ucraina per tornare in Italia con mezzi commerciali. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, aveva convocato una riunione di coordinamento ieri alle 13. La nostra rappresentanza diplomatica a Kiev «rimane pienamente operativa», ma verrà fatto rientrare il personale non essenziale e i familiari.

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