Tra Covid-19 e vaiolo delle scimmie non c’è alcun paragone. Il primo si diffonde a una velocità maggiore rispetto al secondo, “è come mettere a confronto una Ferrari con una 500”. Ne è convinta Ilaria Capua che, intervistata al GR1 su Rai Radio 1, respinge ogni accostamento tra Monkeypox e Sars-Cov2.
Vaiolo delle scimmie, parla Ilaria Capua: “Così si trasmette il virus”
“Il vaiolo delle scimmie – spiega la virologa – si trasmette attraverso contatto molto ravvicinato, la via sessuale è una delle possibilità ma non l’unica”. “Non è una malattia legata all’omosessualità, ma a comportamenti sessuali promiscui”, ha precisato Capua.
Le persone vaccinate contro il vaiolo, spiega, hanno una maggiore protezione. Tuttavia, la malattia può creare più danni in persone fragili, come bambini, immunodepressi e donne in gravidanza. A quest’ultime, in particolare, Ilaria Capua rassicura: “Il rischio di contagio è veramente, veramente basso”.
Vaccini contro il vaiolo
Sono due i vaccini che potrebbero essere utilizzati contro il vaiolo delle scimmie: uno è prodotto dalla Emergent BioSolution, un’azienda americana; il secondo dalla dell’europea Bavarian Nordic, con sede in Danimarca.
È la rivista Science sul suo sito a fare il punto sui due vaccini ad oggi disponibili in Europa e Nord America, che al momento non vengono somministrati. I due vaccini sono in grado di prevenire la malattia anche se usati fino a 4 giorni dall’esposizione al virus e potrebbero quindi essere usati per proteggere i soggetti entrati a contatto con infetti. In nessun Paese, però, i due vaccini vengono attualmente prescritti e le scorte di entrambi sono piuttosto basse.