Variante Omicron a Caserta, direttore Asl Russo a Teleclubitalia: “Pazienti stanno bene”

“I pazienti stanno assolutamente bene e non destano preoccupazione, sorprende l’ultimo rapporto che mi hanno fatto i colleghi: hanno sintomi lievi a conferma che i vaccini funzionano e bisogna dirlo ad alta voce e con grande sicurezza”. Il direttore dell’Asl di Caserta, Ferdinando Russo, è intervenuto al Tg Club di Teleclubitalia parlandop delle condizioni della famiglia casertana colpita dalla variante Omicron.

Stamane è giunta la notizia che anche i familiari dell’ingegnere risultato per primo positivo in Italia, sono affetti dalla variante sudafricana. 

Variante Omicron: parla il direttore dell’Asl di Caserta

L’Asl di Caserta è impegnata in queste giorni a tracciare tutti i contatti che la famiglia del manager ha avuto prima di scoprire la positività al Covid. A essere contagiati sono infatti anche i due figli, la madre e la suocera dell’uomo ma stanno tutti bene al momento. “Abbiamo completato la terza fase di screening sulla scuola dei 2 bimbi – ha spiegato il direttore Russo – e questa sera avremo la risposta dei tamponi. Ne abbiamo completati circa 50 e quindi siamo fiduciosi, non c’è preoccupazione di nessun tipo. Anche perché si sono avuti sintomi molto lievi a conferma che i vaccini funzionano e bisogna dirlo ad alta voce e con grande sicurezza”.

Relativamente alla possibile diffusione della variante sudafricana nel casertano, il direttore dell’Asl dice: “La variante Omicron ha una diffusione altissima. Fortunatamente al momento dà sintomi bassi. Nella nostra provincia abbiamo oltre 3mila casi attivi ma ricoverati nei nostri ospedali ne sono 30-32 e quasi tutti non vaccinati. E quelli che stanno in terapia intensiva, oltre la metà, sono di fuori provincia. Quindi significa che il tasso di vaccinazione talmente alto che abbiamo sulla nostra provincia, vicino all’85%, è quello che favorisce questa condizione.”

Infine sulle terze dosi: “Stiamo completando tutte le fasce previste. In Campania abbiamo anticipato i tempi nazionali. E come sempre abbiamo visto giusto. Per cui già siamo oltre 120-130mila dosi booster”.

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