Ha attraversato lo stretto di Gibilterra e ora è a largo della Sicilia. La flotta russa composta da sei navi sta costeggiando le coste italiane. Probabilmente l’obiettivo è raggiungere la Crimea per accerchiare l’Ucraina via mare. Le imbarcazioni hanno solcato per sedici giorni i mari tempestosi dell’Atlantico per potare sula spiaggia carri armati e fanti. E’ l’ennesimo avvertimento lanciato dal Cremlino alla Nato nella partita ad alta tensione che si sta giocando sul fronte orientale.
Navi russe a largo della Sicilia: cresce la tensione sullo scacchiere internazionale
La flotta sarebbe partita dalle gelide acque dl Baltico. A sorvegliare gli spostamenti delle navi russe due ricognitori, un pattugliatore Boeing EP-8 decollato da Sigonella e un bimotore P72 della nostra Aeronautica. La loro spedizione è stata ricostruita anche da diversi siti di spotter, come ItaMilRadar, che monitorano i segnali trasmessi dagli aerei militari. Tutto il viaggio delle sei unità cominciato il 15 gennaio.
Adesso gli osservatori internazionali e il comando atlantico si interrogano su quale sia l’obiettivo della flotta navale partita dal Baltico: ennesima prova di forza sull’Ucraina o interferenza nell’esercitazione Nato a largo della Calabria? La seconda ipotesi potrebbe essere quella giusta. E’ risaputo, infatti, che la portaerei americana Truman sta guidando una manovra organizzata nelle nostre acque per rispondere allo schieramento del Cremlino. Insieme ad esso sono presenti anche una fregata norvegese e due incrociatori statunitensi.
L’aumento del traffico militare nel Mediterraneo e a largo della Sicilia conferma come le acque dello Ionio e del Tirreno stanno diventando il secondo fronte della crisi ucraina. La Nato risponde alla prova muscolare di Putin con numerosi esercitazioni, a cui partecipano anche due sottomarini nucleari e circa dodici navi da guerra. Con “l’affollamento” di mezzi militari il rischio di un incidente internazionale cresce ogni giorno di più. E la guerra oltre il Bosforo può diventare più di una semplice minaccia alla pace in Europa.