Via la scorta al comandante anticamorra Biagio Chiariello. Si valuta ricorso

E’ stata tolta la scorta al comandante Biagio Chiariello, capo della Polizia Municipale di Arzano, un servitore dello Stato da anni in prima linea contro l’illegalità e soprattutto contro la camorra. E’ la decisione assunta dopo l’ultimo tavolo di valutazione in Prefettura.

Via la scorta al comandante anticamorra Biagio Chiariello

Il provvedimento era stato assunto d’urgenza nel marzo 2022 dopo le gravi minacce, anche esplicite come un manifesto funebre con tanto di data. Il comandante si è trovato ad operare infatti in un territorio segnato dalla prepotenza del clan della 167.

Mai un passo indietro, anzi: ha rilanciato il contrasto a quel dominio criminale nell’area nord di Napoli. Nei giorni scorsi, dopo gli arresti, sono arrivate condanne di soggetti legati ai Monfregolo, ala criminale che si è contrapposta ai Cristiano. Ecco perché, secondo il comitato per l’ordine pubblico e per la sicurezza, dopo 13 mesi, ora sarebbe cessato l’allarme e sarebbero venuti meno i rischi con i camorristi condannati dietro le sbarre.

La notizia dello stop alla protezione, però, ha suscito non poco stupore. La sospensione delle misura di tutela gli è stata notificata mentre era al lavoro. Diverse le operazioni messe a segno da Chiariello, dalle occupazioni abusive negli alloggi popolari (attuate con metodi mafiosi) al racket delle pompe funebri ad Arzano e dintorni.

Si valuta ricorso

I suoi continui controlli hanno portato anche all’annullamento del reddito di cittadinanza per soggetti vicini alla malavita organizzata. Il comandante ha dato ‘fastidio’ a tanti ed ora si trova senza scorta. Ora Chiariello potrebbe chiedere l’accesso agli atti e non è esclusa la possibilità di un ricorso al Tar.

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