Via libera del Consiglio dei ministri per il cosiddetto “decreto ristori” che fornirà indennizzi e aiuti alle categorie economiche più colpite.
Decreto ristori, cosa prevede
Circa 30 milioni saranno destinati a un fondo per effettuare tamponi a medici di base per tamponi medici base. Nel decreto ci saranno anche “sostegni specifici per turismo e somministrazione”.
In particolare bar e pub dovrebbero ricevere il 150% di quanto già avuto a fondo perduto con il decreto Rilancio, mentre i ristoranti dovrebbero ottenere il 200%. Per le sole discoteche e i locali analoghi, il ristoro dovrebbe arrivare al 400%. Ristori al 150% sarebbero invece previsti per per alberghi, affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna. Per tassisti e Ncc l’indennizzo sarebbe invece del 100%, cioè la stessa somma già ricevuta in primavera.
Cassa integrazione
Ben 2,6 miliardi destinati alla cassa integrazione riservata ai dipendenti e lavoratori di queste stesse attività. L’allungamento della cig è però legato al blocco dei licenziamenti, tema che sarà oggetto del confronto in programma domani tra il premier Giuseppe Conte e i leader di Cgil, Cisl e Uil e che potrebbe essere affrontato in un secondo momento.