Spuntano i messaggi hot della maestra pedofila che si era invaghita a Vicenza di un alunno di 10 anni. I WhatsApp inviati dall’ insegnante 40enne di sostegno sono al vaglio degli inquirenti che hanno iscritto la docente nel registro degli indagati con l’accusa di molestie.
Non solo baci in bocca dunque, ma anche messaggi. Lo riporta il “Corriere del Veneto” spiegando che si tratta di conversazioni piccanti che lo scorso anno scolastico la donna si era scambiata con lo studente di quinta elementare, nei quali lo chiamava “amore mio”, gli scriveva “ti amo”, e ancora, “mi sono innamorata, sapessi quanto ti spupazzerei su tutto il mio corpo”.
A scoprire le chat, spiega il quotidiano, sono stati la mamma e il papà dell’alunno. Ed è proprio ai genitori che ha raccontato anche di un paio di baci in bocca con la maestra di sostegno: di uno di essi ci sarebbe traccia anche nelle conversazioni sullo smartphone. I genitori hanno denunciato l’insegnante rivolgendosi ai carabinieri di Vicenza, a cui si sono presentati nel giugno 2018. Il pm Barbara De Munari, in base alla denuncia della famiglia e alle indagini dei carabinieri della stazione di Vicenza, ha aperto un fascicolo.