Videopoker gestiti dal clan dei casalesi: chieste 16 condanne. NOMI

Il procuratore generale ha chiesto la conferma delle condanne inflitte in primo grado a 16 esponenti del clan dei casalesi, accusati di gestire il business dei videopoker e delle slot machine. Si tratta del gruppo che fa riferimento a Peppe Russo, detto ‘O padrino. Chiesta anche un’assoluzione.

Gli indagati sono: Ernesto CapassoEduardo Di Martino, Francesco Carusone, Michele Ciervo; Massimiliano ContiSalvatore Di PuortoAndrea DiscepoloCorrado DiscepoloMaurizio DiscepoloGiovanni Gallo; Carmine Iaiunese; Salvatore Laiso; Marcello Mormile; Cesario Pecovela; Domenico Puocci; Benedetto Ricciardi; Corrado Russo; Fabio Scognamiglio.

Le indagini hanno evidenziato come il gruppo, facente comunque parte della fazione degli Schiavone, si sia imposto nel gioco d’azzardo. Il loro controllo era esteso in tutta la provincia di Caserta e anche in parte della provincia di Napoli. Il gruppo controllava anche la distribuzione del caffè, la gestione dei bingo, la ristorazione all’interno dei centri commerciali, le tipografie e i cavalli da corsa.

Ecco le richieste del procuratore generale:

  • Francesco Carusone: 9 anni 4 mesi
  • Michele Ciervo: 10 anni e 8 mesi
  • Massimiliano Conti: 3 anni
  • Salvatore Di Puorto: 6 anni
  • Andrea Discepolo: 3 anni
  • Corrado Discepolo: 8 anni
  • Maurizio Discepolo: 3 anni
  • Giovanni Gallo: 6 anni e 8 mesi
  • Carmine Iaiunese: 3 anni 8 mesi
  • Salvatore Laiso: 2 anni 8 mesi
  • Marcello Mormile: 8 anni 8 mesi
  • Cesario Pecovela: 8 anni
  • Domenico Puocci: 10 anni e 4 mesi
  • Benedetto Ricciardi: 8 anni 8 mesi
  • Corrado Russo: 11 anni
  • Fabio Scognamiglio: 7 anni e 4 mesi
  • Ernesto Capasso: Assoluzione

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