Vietato il concerto di Niko Pandetta: la decisione è della questura di Imperia. Il cantante catanese avrebbe dovuto esibirsi al Moo-Kuna Festival, che si terrà il 2 e 3 settembre al campo sportivo di Cipressa (Imperia) ma è arrivato lo stop della questura.
Stop al concerto di Niko Pandetta
La motivazione, sollevata dall’associazione anti-mafia Libera, è la stessa che ha portato all’annullamento delle altre decine di live saltati durante l’estate ed è proprio Pandetta a renderla pubblica, postando il provvedimento integrale su Instagram: “L’artista è noto alle cronache per contenuto di interviste tv e testi delle canzoni che fanno esplicito riferimento, esaltandole, a situazioni criminogene e contesti delinquenziali tipici delle organizzazioni criminali. In tali circostanze il predetto, oltre a esprimere vicinanza e ammirazione per lo zio Salvatore Cappello, noto pluripregiudicato detenuto in regime di art. 41 bis, pronuncia affermazioni e trasmette messaggi dal contenuto fortemente fuorviante e diseducativo, negando addirittura, nel corso di un’intervista televisiva, l’esistenza stessa della mafia”, si legge nell’ordinanza. Si cita a tal proposito il testo di una canzone che recita: “zio Turi, io ti ringrazio ancora per tutto quello che fai per me, sei stata una scuola di vita che mi ha insegnato a vivere con onore. Per colpa di questi pentiti sei chiuso là dentro al 41 bis'”.
I testi delle canzoni, conclude il documento “sono evocativi di criminose gesta e che la natura dell’esibizione dell’artista, con testi chiaramente inneggianti ad ambienti malavitosi e istigatori alla delinquenza e alla disobbedienza delle leggi nonché al compimento di reati di vario genere, potrebbe comportare gravi ripercussioni per l’ordine e la sicurezza pubblica”.