Vigile ammazzato come un boss, era indagato per estorsioni a Giugliano

Secondo Il Mattino, dietro l’uccisione di Manlio Barometro ci sarebbe la mano della camorra. Secondo gli investigatori il vigile ucciso a Ponticelli era finito al centro di un’inchiesta della DIA su un presunto giro di estorsioni a Giugliano e quindi il suo nome era iscritto al registro degli indagati, cosa che lo ha fatto sospendere dal servizio.

Le indagini sulle estorsioni nel giuglianese, coordinate dal sostituto procuratore Maria Cristina Ribera, hanno portato all’accusa verso Manlio Barometro, detto “Mariolino”, di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Le indagini qualche giorno fa si chiusero e la vittima fu rinviata a giudizio. Attraverso le pagine del quotidiano fondato nel 1892 si va ancora più indietro nella vita del nonno di Mandragora: “Spunta intanto nel passato di Barometro anche un altro episodio del quale in più di un suo collega sapeva ma al quale probabilmente a suo tempo m pochi avevano dato peso. Il fatto risale al 2010, e non necessariamente può avere collegamenti con i fata dell’altra sera. Il sottufficiale della Municipale fu coinvolto in una rissa mentre si trovava all’esterno della stazione della metropolitana di Scampia. Venne alle mani con alcune persone e quando sul posto intervennero i carabinieri ed alcuni caschi bianchi in servizio, disse loro: “Sono anch’io un vigile, e se è successo questo è a causa di un fatto di soldi”.

Sarebbero dunque i clan giuglianesi ad aver giustiziato Barometro? Le indagini non escludono nessuna pista, nemmeno la prima ipotesi fatta, ovvero di un omicidio legato alla vita privata dell’uomo riguardanti fatti sentimentali.

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