Sono al momento tre i locali finiti nel mirino della commissione straordinaria guidata da Rosalba Scialla insediatasi al comune di Villaricca dopo lo scioglimento per sospette inflitrazioni camorristiche. Contestate diverse irregolarità di carattere urbanistico che hanno fatto scattare l’ordinanza di demolizione a carico di tre soggetti. I titolari dei locali hanno trenta giorni di tempo per sanare gli abusi commessi.
Villaricca, indagini scattano gli ordini di demolizione
Si tratta, al momento, di presunti illeciti di carattere amministrativo. Ma la commissaria Scialla, sotto l’egida della Procura di Napoli Nord e con la comandante Lucia Rea della Polizia Metropolitana, vuole andare fino in fondo e capire se ci sono funzionari, dipendenti o dirigenti comunali coinvolti nella concessione di autorizzazioni e licenze non a norma. In quel caso le irregolarità riscontrate solleverebbero responsabilità di carattere penale.
Del resto, i locali finora finiti sotto la lente di ingrandimento della giustizia sarebbe – secondo gli inquirenti – riconducibili a personaggi di spicco della camorra locale. Il quadro emerso dalle attività di indagine lascia intravedere diversi punti di contatto tra criminalità organizzata e amministrazione pubblica, che verranno ricostruiti nelle prossime settimane attraverso un esame documentale da condurre presso gli uffici tecnici.
Irregolarità al “Caffè 8cento”, al “Pacos” e a “L’Avenir”
Partiamo dal “Caffè 8cento”, in piazza Maione, a due passi dal Municipio. Dopo l’ispezione di alcune settimane fa, gli agenti della Polizia della Città Metropolitana hanno riscontrato una grata metallica abusiva a chiusura del passaggio pedonale e un piccolo aumento volumetrico usato come deposito. Irregolarità riscontrate anche al “Pacos”, nota pizzeria di Corso Europa, sulla circumvallazione esterna: il gazebo esterno sarebbe stato realizzato in assenza di qualsiasi autorizzazione amministrativa.
Diversi, infine, gli illeciti accertati a “L’Avenir”, locale della movida dell’area nord in via Fermi, frequentato da tanti giovani ogni weekend. I caschi bianchi avrebbero trovato una canna fumaria abusiva, due gazebo abusivamente montati nel cortile, una modifica dei prospetti, un aumento volumetrico e ben due variazioni nella destinazione d’uso (da deposito ad attività commerciale; da locale ad uso residenziale ad attività commerciale).