Sarebbe stato inseguito, speronato e picchiato sull’Asse Mediano già qualche giorno fa Don Michele Mottola, il parroco di Trentola Ducenta accusato di pedofilia. A rivelare il retroscena è il portale Internapoli.it.
L’aggressione
Don Michele si trovava in auto, lungo l’asse mediano, circa sette giorni fa, quando sarebbe stato bloccato da un parente stretto della bimba di 11 anni vittima dei suoi presunti abusi sessuali. L’uomo l’avrebbe costretto a scendere dalla macchina e poi lo avrebbe aggredito a schiaffi e pugni. Ad evitare il peggio sarebbe stato l’intervento di due motociclisti di passaggio. I centauri, assistendo all’aggressione, avrebbero difeso il parroco e placato l’ira del familiare della bambina.
Le cure mediche
Successivamente all’aggressione fisica, Don Michele Mottola ha fatto ricorso alle cure mediche. Poi avrebbe denunciato anche l’episodio di cui è stato vittima ai carabinieri. I militari dell’Arma hanno avviato le indagini di rito per individuare l’aggressore. Ad ogni modo l’attenzione intorno al parroco di Trentola Ducenta, trasferito nell’Agro Aversano da Qualiano lo scorso maggio, resta altissima. Oggi per lui è scattato l’arresto. A inchiodarlo gli audio realizzati dalla vittima: una bimba di 11 anni che ha registrato gli incontri a sfondo sessuale tra i due.
L’interrogatorio
Sempre come anticipa Internapoli.it, lunedì prossimo il pubblico ministero interrogherà Don Michele presso il carcere di Secondigliano, in presenza del suo avvocato, il dottor Antimo d’Alterio. Determinante ai fini del suo arresto sarebbe stato anche l’incidente probatorio che ha messo l’uno di fronte l’altra il prete e la bambina. Durante di esso la piccola ha confermato gli abusi subiti mentre il parroco avrebbe respinto tutte le accuse.