Trent’anni di soprusi e violenze. Ormai moglie e figli vivevano costantemente nella paura. Solo un paio di settimane fa la moglie si è presentata in commissariato per denunciare il “padre padrone”. Ma gli episodi di violenza andavano avanti da molti anni.
Pare che l’ultimo episodio di violenza risalga a non molto tempo fa: l’uomo avrebbe sferrato un calcio sul basso ventre della figlia incinta, intervenuta per difendere la madre dall’ennesima aggressione.
A dare la notizia è BrindisiReport.it. Stando a quanto ricostruito dagli agenti, il marito maltrattava di continuo la moglie e i figli, instaurando un clima di terrore in casa.
IL RACCONTO DELLA MOGLIE.
La donna ha raccontato agli inquirenti di esser stata aggredita più volte al giorno e di esser stata offesa dall’uomo ogni volta che reagiva. Ha rivelato addirittura di esser stata cacciata via di casa, ricevendo insulti e sputi.
Stesso comportamento veniva riservato anche ai figli, quando questi intervenivano in aiuto della madre. In una occasione, la moglie fu colpita alla testa con un cucchiaio di legno e successivamente con un pugno in pieno viso.
La paura di subire ulteriori violenze inibiva le vittime a denunciare il “padre padrone”. Soltanto l’ultimo episodio di violenza, che risalirebbe agli inizi di ottobre, ha indotto la moglie a trovare il coraggio di agire, denunciando tutto al commissariato.
Grazie alla denuncia sporta dalla vittima, i poliziotti del commissariato di Ostuni hanno arrestato il marito, già noto alle forze dell’ordine per reati quali tentata estorsione, usura e lesioni personali. L’uomo è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Brindisi, su richiesta del pubblico ministero che ha coordinato l’inchiesta.