Vittima di una “stesa” della camorra, arriva l’intitolazione della stazione

NAPOLI. Un gruppo di giovani camorristi stavano facendo una “stesa”, una scorribanda armata su moto per intimidire gli avversari ed affermare la propria forza criminale, ma sotto i colpi finì un uomo che non c’entrava nulla con quella guerra.

L’agguato avvenne il 29 maggio 2009, nell’ambito della guerra tra le cosche Sarno e Mariano, entrambe intenzionate a gestire gli affari illeciti nel centro storico. I sicari mentre sparavano all’impazzata colpirono a morte, per errore, Petru Birladeanu, musicista rumeno di organetto. Una volta raggiunto dai proiettili si trascinò dalla piazza di Montesanto fino all’ingresso della stazione, dove morì tra le braccia delle moglie.

Nel gennaio 2015 sono arrivate le condanne definitive dalla Cassazione per i responsabili del delitto, partiti da Ponticelli per il raid nel centro storico di Napoli. Pena di 30 anni e riconosciuto danno d’immagine alla città. Adesso la stazione della Cumana di Montesanto sarà intitolata a lui, per non dimenticare una vittima innocente della follia della camorra. La cerimonia si terrà domani, giovedì 26 maggio, alla presenza di numerose autorità politiche e del mondo dell’associazionismo antimafia.

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