Erano impegnati a fare sesso con due ragazze nei pressi del cimitero. E’ questa l’alibi con cui i fratelli Bianchi hanno provato a difendersi nell’interrogatorio di garanzia tenuto davanti al Gip nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro (Roma).
Willy, i fratelli Bianchi impegnati a fare sesso con due ragazze prima del pestaggio
Come emerge dalle carte della Procura, Marco Bianchi ha confessato che prima di arrivare sulla scena del crimine stava facendo sesso in un cimitero insieme al fratello. Con loro un amico e tre ragazze appena conosciute di cui non sapeva neppure i nomi. Con questo retroscena, Bianchi cercherebbe di difendersi dalle accuse, sostenendo così di essere intervenuto soltanto dopo, a lite già in corso, per fare da paciere.
“Marco Bianchi – si legge nelle carte apparse sul quotidiano Il tempo – riferiva che allontanatosi dal pub in compagnia del fratello, di un amico e di tre ragazze delle quali non sapeva riferire il nome, mentre stavano consumando un rapporto sessuale vicino al cimitero, ricevevano una telefonata da parte del loro amico Michele Cercuozzi che gli chiedeva di intervenire in loro soccorso a Colleferro”.
Repubblica riporta invece le parole del giudice per le indagine preliminari: “L’indagato, interrogato per primo riferiva che, allontanandosi dal pub in compagnia del fratello, di un amico e di tre ragazze delle quali non sapeva riferire il nome, mentre stavano consumando un rapporto sessuale ‘vicino al cimitero’ ricevevano una telefonata da parte del loro amico Michele Cerquozzi, il quale, a suo dire, era impegnato in una violenta discussione a Colleferro e chiedeva loro di intervenire in suo soccorso”. A quel punto i fratelli Bianchi sarebbero partiti con il loro Suv nero, raggiungendo il luogo in cui è stato massacrato di botte Willy Monteiro Duarte. Resta da capire a questo punto chi ha sferrato il colpo mortale.