Non solo bar e ristoranti. Non solo parrucchieri e centri estetici. A fare i conti con la zona rossa in Campania sarebbero anche i negozi di abbigliamento. Secondo le regole infatti previste per la fascia di rischio più restrittiva, le attività commerciali che vendono abiti e indumenti al dettaglio dovranno chiudere.
Zona rossa in Campania, a rischio pure l’abbigliamento
Le categorie colpite dai divieti della zona rossa sono quelli dell’abbigliamento, della ristorazione e della cosmesi. Se da lunedì 8 marzo la Campania entra in zona rossa, cambierà la “mappa” del commercio. Oltre ai barbieri, parrucchieri e centri estetici, scatterà infatti la chiusura anche per i negozi di calzature e di indumenti. Significa il ritorno in cassa integrazione per migliaia di dipendenti, compresi quelli che lavorano per le grandi catene di distribuzione come Zara o Ovs.
Chiudono anche i centri commerciali. Aperte profumerie e lavanderie
Restano aperti, però, i negozi di vendita al dettaglio di confezioni e calzature per bambini e neonati, come pure quelli di biancheria personale. Aperti anche i negozi di giocattoli, le lavanderie, i negozi di informatica, le profumerie, i fiorai. Abbasseranno le serrande invece i centri commerciali, ad eccezione dei supermercati alimentari, delle edicole e delle parafarmacie al loro interno. La chiusura sarà obbligatoria nei giorni feriali e nei weekend. Un colpo durissimo al commercio che durerà almeno per due settimane e che finisce di mettere in ginocchio settori e categorie produttive già piegate dalla crisi.