Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà chiede il voto di fiducia sul Dl sicurezza e scoppia la bagarre in Aula al Senato.
Il caso è scoppiato quando il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ha chiesto il voto di fiducia. Lo ha fatto subito dopo la relazione di minoranza e quindi all’avvio della discussione. Molti senatori, soprattutto della Lega, si sono assembrati vicino agli scranni del governo e l’aula è stata sospesa dal presidente di turno Ignazio La Russa.
A scaturire le proteste il fatto che il ministro avrebbe chiesto il voto prima dell’inizio della discussione generale. Poco prima aveva terminato il suo intervento il relatore di minoranza Simone Pillon
Zuffa al governo
“Gravissimo quello che sta succedendo”, scrive su Facebook il senatore della Lega Ugo Grassi. “Mi accingevo ad aprire la discussione generale quando all’improvviso Federico D’Incà a nome del governo ha chiesto la parola ed ha posto la questione di fiducia”. Secondo il gruppo parlamentare del Carroccio, “così facendo – il ministro – ha tentato di impedire la discussione, la quale, lo ricordo con forza, è il cuore del funzionamento di ogni assemblea democratica”. Poi Grassi spiega la reazione del suo gruppo: “Noi abbiamo subito occupato i banchi per difendere la democrazia”.
Di tutt’altro avviso il Partito Democratico, con la senatrice Caterina Biti che ha subito twittato: “Quando non si hanno idee se non quelle della prevaricazione e della violenza, la Lega anche oggi occupa i banchi del Governo in Senato”. Mentre la sua collega dem, Caterina Bini, condivideva un video della protesta leghista: “In diretta dal Senato, in barba alle regole sugli assembramenti e alla situazione che stiamo vivendo questo è lo spettacolo che offrono i parlamentari di questa destra per impedirci di proseguire i nostri lavori”. Secondo la senatrice è una “vergogna assoluta”.